Gastroduodenostomia

Gastroduodenostomy

Gastroduodenostomia

Definizione

Una gastroduodenostomia è davvero una procedura chirurgica di ristrutturazione attraverso la quale viene fatto un nuovo collegamento tra lo stomaco del paziente e anche la prima parte dell’intestino tenue.

Scopo

Una gastroduodenostomia è davvero una tecnica di ristrutturazione gastrointestinale. Può essere effettuata in caso di cancro allo stomaco, di malfunzionamento della valvola pilorica, di blocco gastrico e di ulcera peptica. Come una tecnica di ricostruzione gastrointestinale, viene quasi sempre eseguita dopo un processo di gastrectomia totale o parziale. Il processo è anche chiamato processo Billroth I. Per le malattie benigne, una gastroduodenostomia può essere il tipo di ricostruzione preferito per il ripristino della normale fisiologia gastrointestinale. Diverse ricerche hanno confermato i benefici del processo, poiché conserva il passaggio duodenale. Rispetto a una gastrogiunostomia chiamata anche procedura Billroth II, cioè il collegamento chirurgico dallo stomaco verso il digiuno, è stato dimostrato che le gastroduodenostomie portano a una minore modifica delle funzioni pancreatiche e biliari, oltre a una bassa incidenza di ulcerazione e infiammazione dello stomaco. Tuttavia, le gastroduodenostomie effettuate dopo gastrectomie per cancro sono oggetto di controversie. Tuttavia, sembra esserci un vantaggio assoluto di eseguire gastroduodenostomie su gastrogiunostomie, i chirurghi sono cresciuti per non voler eseguire gastroduodenostomie a causa del possibile blocco di iniziare la connessione chirurgica a causa della recidiva del tumore.

Per, gastroduodenostomia particolarmente eseguita per le procedure chirurgiche di tumori gastrici maligni, per seguire i principi generali di chirurgia oncologica, mirando un minimo di 2 cm di margine intorno ai tumori. Tuttavia, poiché gli adenocarcinomi gastrici spesso metastatizzano rapidamente e quindi sono localmente invasivi, è raro trovare buoni candidati chirurgici. I tumori gastrici di questi pazienti sono quindi molto raramente asportati con una procedura di gastroduodenostomia. Le ulcere gastriche in molti casi sono sottoposte a gastrectomia distale, poi a gastroduodenostomia o gastrogiunostomia, che sono metodi preferiti semplicemente perché rimuovono sia l’ulcera che l’antro malato.

Descrizione

Dopo aver rimosso una parte dello stomaco, il medico riattacca il resto verso l’intestino rimanente. La gastroduodenostomia Billroth I unisce in particolare la parte superiore dello stomaco al duodeno. In genere, il processo ha bisogno della legatura delle vene e delle arterie gastriche di destra, oltre alla circolazione verso il duodeno. Il lume del duodeno e dello stomaco è occluso nel sito proposto per la resezione. Dopo la resezione dei tessuti malati, lo stomaco viene chiuso da strati del 50%, a partire dal grado della curvatura minore, lasciando un’ammaccatura vicino al diametro del duodeno. La gastroduodenostomia è condotta allo stesso modo come una piccola anastomosi intestinale end-to-end, cioè un’ammaccatura creata tra due spazi o organi solitamente separati. In alternativa, il processo Billroth I potrebbe essere eseguito con dispositivi di pinzatura.

Demografia

Il cancro allo stomaco è stato il tipo di cancro più tipico nel mondo negli anni 70 e nei primi anni 80. I tassi di occorrenza mostrano variazioni significative in tutto il mondo. I tassi sono più alti in Giappone e nell’Asia orientale, ma le aree del mondo hanno alti tassi di incidenza, come l’Europa orientale e le aree dell’America Latina. I tassi di incidenza sono solitamente ridotti nei paesi europei e anche negli Stati Uniti. I tassi di incidenza e di mortalità del cancro allo stomaco sono in calo da molti decenni in molte regioni del mondo.

Chi esegue il processo e dove potrebbe essere eseguito?

Una gastroduodenostomia è condotta con un chirurgo formato in gastroenterologia, la branca dei farmaci che sono responsabili delle malattie del sistema digestivo. Un anestesista si occupa di somministrare l’anestesia, e anche l’operazione è condotta all’interno di un ambiente ospedaliero.

Diagnosi/Preparazione

Se la gastroduodenostomia del paziente è condotta per il cancro gastrico, la diagnosi è generalmente stabilita utilizzando i seguenti test:

  • Ecografia endoscopica (EUS): L’EUS completa le informazioni ottenute dalla CT. In particolare, la profondità dell’invasione tumorale, che include l’invasione degli organi vicini, potrebbe essere valutata meglio dalla EUS che dalla CT.
  • Tomagrafia computerizzata (CT): Una TAC del torace, dell’addome e della pelvi è generalmente ottenuta per aiutare a valutare l’estensione del tumore, il coinvolgimento linfonodale e la malattia metastatica.
  • Endoscopia e radiografie al bario: Il vantaggio dell’endoscopia è il fatto che permette la visualizzazione diretta delle irregolarità e le biopsie dirette. Le radiografie al bario non facilitano le biopsie, ma sono meno invasive e potrebbero dare informazioni relative alla motilità.
  • Laparoscopia: Questo metodo permette di studiare l’interno dell’addome attraverso un tubo illuminato.

La diagnosi di ulcera gastrica è generalmente fatta con diverse storie cliniche caratteristiche. I test di laboratorio di routine come la conta completa delle cellule del sangue e gli studi sul ferro possono aiutare a rilevare l’anemia che è suggestiva del problema. Eseguendo un’endoscopia di alta precisione ottenendo più campioni di biopsia della mucosa, la diagnosi di ulcera gastrica potrebbe essere confermata. Inoltre, vengono spesso eseguiti test di radiografia del tratto gastrointestinale superiore. I preparativi per l’intervento consistono nella decompressione nasogastrica prima della somministrazione dell’anestesia; la somministrazione di antibiotici per via endovenosa o intramuscolare; il collegamento di linee endovenose per la somministrazione di elettroliti; insieme a un modo per ottenere sangue compatibile. L’aspirazione fornita dal mantenimento di un tubo nasogastrico è essenziale quando c’è qualche prova di ostruzione. Un esame medico approfondito, compresi gli studi ematologici, potrebbe indicare la necessità di trasfusioni preoperatorie. Tutti i pazienti dovrebbero essere preparati con antibiotici sistemici; ci potrebbe essere qualche beneficio nel lavare la cavità addominale con tetraciclina appena prima dell’intervento.

Le domande importanti che un paziente dovrebbe fare al medico:

  • Quanto tempo decide di provare a superare l’intervento?
  • Cosa succede al momento dell’intervento?
  • Quante gastroduodenostomie il medico effettuerebbe ogni anno?
  • Che tipo di anestesia sarà usata?
  • Quando si può essere pronti a tornare al lavoro e/o continuare le normali attività?
  • Sarà considerata una cicatrice?
  • Quali sarebbero i rischi di una gastroduodenostomia?

Rischi

Una gastroduodenostomia ha la maggior parte degli stessi rischi legati ad ogni altra grande operazione addominale effettuata in anestesia generale, per esempio problemi di ferite, difficoltà di deglutizione, infezioni, nausea e coagulazione del sangue.

Rischi più specifici saranno anche di una gastroduodenostomia, tra cui:

  • Riflusso duodenogastrico, che porta al vomito persistente.
  • Sindrome da dumping, che si verifica dopo un pasto e si presenta come una sudorazione, dolore addominale, vomito, stordimento e diarrea.
  • Malassorbimento delle sostanze nutritive necessarie, in particolare il ferro, in pazienti che possono aver avuto qualsiasi parte dello stomaco rimosso.
  • Basso livello di glucosio dopo un pasto.
  • Gastrite da reflusso alcalino caratterizzata da dolore addominale, vomito di bile, appetito ridotto e anemia da carenza di ferro.

Risultati normali

I risultati di una gastroduodenostomia sono considerati normali una volta ristabilita la continuità del tratto gastrointestinale.

Tassi di morbilità e mortalità

Per l’ostruzione gastrica, una gastroduodenostomia è la procedura più radicale. È suggerita nei casi più sfortunati ed è stato dimostrato che fornisce grandi risultati nell’alleviare l’ostruzione gastrica nella maggior parte dei pazienti. Nel complesso, le risposte da buone a eccellenti della gastroduodenostomia sono riportate nell’85% dei casi di ostruzione gastrica. In caso di cancro, un tempo mediano di sopravvivenza di 72 giorni continua ad essere riportato dopo la gastroduodenostomia a seguito di un’eliminazione del carcinoma gastrico, anche se diversi pazienti hanno avuto tempi di sopravvivenza estesi durante 3 a 4 anni.

Aftercare

Dopo l’intervento, l’individuo viene consegnato alla sala di recupero dove vengono monitorati i segni essenziali. I trattamenti di fluidi ed elettroliti per via endovenosa continuano fino alla ripresa dell’assunzione orale. Piccoli pasti della dieta altamente digeribile possono essere trovati ogni 6 ore, a partire da ventiquattro ore dopo l’intervento. Dopo un paio di giorni, si introduce gradualmente il tipico programma di perdita di peso. Il trattamento della gastrite associata potrebbe essere continuato nell’immediato periodo postoperatorio.

Alternative

Per quanto riguarda il trattamento dell’ulcera, la richiesta di una procedura di gastroduodenostomia è diminuita notevolmente negli ultimi 20-30 anni a causa della scoperta di due nuove classi di farmaci e anche della presenza del germe responsabile (Helicobacter pylori) nello stomaco. I farmaci sono i bloccanti H2 per esempio la cimetidina e la ranitidina e anche gli inibitori della pompa protonica per esempio l’omeprazolo; questi bloccano con successo la produzione di acido. L’H. pylori può essere eliminato dalla maggior parte dei malati con una terapia combinata che include antibiotici e bismuto. Se qualcuno ha bisogno di una ricostruzione gastrointestinale, non c’è nessuna opzione per una gastroduodenostomia.

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