ISO 22301: Metodologia per l’analisi del rischio (AMEF)

3.7 / 5 ( 3 voti )

🔊 Ascolta questa voce
AMEF

FEMEA

Una metodologia di analisi dei rischi spesso utilizzata dalle organizzazioni è conosciuta come FEA o FMEA: Failure Modal and Effects Analysis. Questo metodo viene utilizzato quando si progetta un processo o un prodotto e mira a identificare tutti i possibili problemi che possono sorgere, classificare la criticità del rischio e decidere quali azioni intraprendere.

Molti sistemi di gestione della continuità operativa (BCMS), specialmente quelli implementati da organizzazioni del settore industriale, si basano sulla Failure Mode and Effects Analysis (FMEA), che è uno strumento che permette di determinare azioni di prevenzione a partire dall’identificazione dei rischi nell’analisi di potenziali guasti in: prodotti, servizi, processi o sistemi, al fine di stabilire i controlli adeguati per evitare che si verifichino.

Con l’AMEF è possibile riconoscere o identificare potenziali errori o guasti, principalmente nei processi di produzione, con l’obiettivo di eliminarli o minimizzare il rischio ad essi associato.

IC-ISO-CTA Boton ebook 27001 Y 22301

Clicca qui e scarica la guida gratuita: I modelli di eccellenza in America Latina

Benefici principali di AMEF

I benefici dell’implementazione di AMEF in un sistema sono:

  • Identificare guasti o difetti prima che si verifichino.
  • Aumentare l’affidabilità dei prodotti/servizi.
  • Avere processi di sviluppo più brevi.
  • Documentare la conoscenza del processo.
  • Aumentare la soddisfazione del cliente.
  • Mantenere il know-how nell’azienda.

Oltre a studiare e identificare i possibili guasti che potrebbero compromettere la continuità di una linea di produzione o di un business, il FEMF serve a classificare questi rischi secondo la loro importanza.

Da lì, è possibile ottenere una lista dettagliata che servirà a dare priorità a quali sono i modi di guasto più rilevanti che sono importanti da risolvere per una o più delle seguenti ragioni:

  • Gli errori più pericolosi per la continuità dei processi produttivi.
  • Possono essere molto fastidiosi o dannosi per terzi: clienti, fornitori e altre parti interessate.
  • Sono molto probabili, cioè la loro frequenza è alta.

Fasi dell’analisi FMEA

Le fasi per eseguire un’analisi FMEA sono le seguenti:

1. Creare un gruppo di lavoro

Il primo passo è quello di creare un gruppo di lavoro di 4 o 5 persone che abbiano conoscenza del prodotto, servizio o processo da sviluppare. Idealmente, il team dovrebbe essere multidisciplinare e includere diversi profili.

2. Elencare i possibili guasti

La funzione principale di questa squadra è quella di elencare tutti i possibili guasti che potrebbero compromettere la fluidità e il normale funzionamento di un determinato processo produttivo.

3. Stabilire un indice di priorità

Dopo aver individuato i possibili incidenti rilevati, devono essere classificati secondo la loro importanza. È possibile stabilire un modello di classificazione per livelli di:

  • Gravità: ad ogni incidente rilevato viene assegnato un valore tra 1 e 10
  • Incidenza: ad ogni incidente rilevato viene assegnato un valore tra 1 e 10
  • Rilevamento: ad ogni incidente rilevato viene assegnato un valore tra 1 e 10

*Un valore tra 1 e 100 può essere ottenuto utilizzando la seguente formula: NPR=S*0*D

L’obiettivo finale dell’analisi FMEA è quello di avere tutti i possibili guasti sotto controllo, avendo agito per diminuire l’NPR dei più gravi.

Benefici della FMEA come metodologia di analisi dei rischi

L’uso di questa metodologia è molto semplice. Una volta che abbiamo capito come metterlo in pratica, ci aiuterà ad allocare le risorse per la riduzione del rischio e un contesto per affrontare i rischi, iniziando prima con i rischi più critici e così via.

Una cosa da tenere a mente: l’analisi del rischio non è Risk Management. Non dimenticate che FMEA è una metodologia per l’analisi dei rischi che possiamo utilizzare, tra gli altri.

Software per ISO 22301

La piattaforma tecnologica ISOTools facilita l’implementazione, l’automazione e il mantenimento del BCMS secondo ISO 22301.

Con un approccio per processi secondo il ciclo PHVA (Plan – Do – Check – Act), ISOTools permette alle organizzazioni di essere preparate a possibili incidenti tecnologici, naturali o di qualsiasi altro tipo che potrebbero mettere in pericolo la continuità del loro business.

ISOTools garantisce la continuità del business, poiché identifica e gestisce facilmente i rischi, riducendo così i tempi di inattività, la probabilità che si verifichino e i costi, in modo che l’organizzazione sia preparata ad agire nel caso in cui accadano.

Questo software permette l’integrazione della norma ISO 22301 con altre norme. Come ISO 9001, ISO 14001 e OHSAS 18001, in modo semplice grazie alla sua struttura modulare.

Leave a Reply