Acido domoico: conseguenze neurocomportamentali dell’esposizione a una biotossina marina prevalente

L’acido domoico (DA), la causa dell’Amnesic Shellfish Poisoning, è una biotossina marina naturale che è solitamente prodotta dall’alga microscopica Pseudo-nitzschia. Come nel caso di altri tipi di alghe tossiche, le epidemie di Pseudo-nitzschia stanno diventando più frequenti. La sintomatologia acuta ad alte dosi negli esseri umani include vomito, crampi, coma e morte, così come effetti neurologici come allucinazioni, confusione e perdita di memoria. Studi sperimentali e rapporti medici hanno dimostrato collettivamente che l’esposizione alla DA colpisce principalmente le regioni ippocampali del cervello ed è associata a convulsioni e all’interruzione dei processi cognitivi. La firma neurocomportamentale della DA è unica in quanto include cambiamenti transitori e permanenti nella funzione della memoria che assomigliano all’amnesia anterograda umana. Studi sperimentali con primati adulti non umani hanno stabilito che la DA è un emetico dose-dipendente che produce cambiamenti clinici e neuropatologici coerenti con l’eccitotossicità. Le valutazioni comportamentali dei roditori trattati hanno dimostrato che l’iperattività e il grattarsi stereotipato sono i primi marcatori funzionali della tossicità. Il trattamento a metà dose è associato a danni alla memoria e iperreattività comportamentale, suggerendo cambiamenti nell’eccitazione e/o nell’emotività. A dosi più elevate, il trattamento con DA provoca una neurotossicità franca che è caratterizzata da convulsioni, stato epilettico e morte negli animali trattati. La via di esposizione alla DA è importante e influenza la gravità degli effetti; i trattamenti intraperitoneali ed endovenosi producono i classici segni di avvelenamento a dosi significativamente inferiori rispetto all’esposizione orale. Mentre gli studi sullo sviluppo sono pochi, il DA attraversa facilmente la placenta ed entra nel cervello del feto. L’acido domoico non è associato a dismorfia congenita ma è legato a cambiamenti persistenti nel comportamento motorio e nella cognizione nella prole esposta. La ricerca comparativa suggerisce che le perdite funzionali associate al DA possono essere persistenti e le lesioni al SNC possono essere progressive. Studi a lungo termine saranno necessari per tracciare accuratamente l’espressione delle lesioni legate alla DA, nella salute e nel comportamento, nel corso della vita.

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