Semi di fieno greco

Per migliaia di anni, il fieno greco è stato utilizzato per scopi culinari e di benessere all’interno delle pratiche tradizionali ayurvediche. Trigonella foenum-graecum è un’erba annuale della famiglia dei piselli che ha un sapore unico, dolce e leggermente amaro. I semi di fieno greco hanno un aroma notevole, che ricorda l’acero. Sono comunemente usati come spezia nei cibi egiziani, indiani e mediorientali. I semi di fieno greco possono essere preparati come infusione nelle miscele di tè e sono deliziosi se aggiunti al curry e ai piatti vegetariani.

I semi di fieno greco sono stati usati in erboristeria e per scopi culinari per millenni. È più spesso utilizzato nella cucina indiana, egiziana e mediorientale, ma è usato commercialmente come agente aromatizzante in gran parte del mondo. Il suo sapore delicato di acero lo rende perfetto per prodotti da forno e dolciumi e anche per la creazione di sciroppi d’imitazione dell’acero. È stato utilizzato nell’erboristeria tradizionale per favorire la digestione, sostenere la lattazione nelle madri che allattano e come applicazione topica.

Il fieno greco è un’erba annuale con fiori giallo chiaro e tre foglie lobate, simili al trifoglio, tipiche della famiglia dei piselli o Fabaceae. Originario della regione mediterranea, dell’Ucraina, dell’India e della Cina. Il nome generico, Trigonella, deriva dal greco antico e significa ‘a tre angoli’ in riferimento alla forma della corolla della pianta e il nome specifico, foenum-graecum, significa letteralmente ‘fieno greco’ poiché la pianta era usata per profumare il fieno di scarsa qualità. Altri nomi comuni includono trifoglio greco, alholva (spagnolo), methi o medhika (Ayurveda) e hu lu ba (cinese).

Coltivato per scopi commerciali ampiamente in Marocco, Turchia, India, Cina e Sud America.

Coltivato nell’antica Assiria già nel VII secolo a.C, i semi di fieno greco sono stati apprezzati per le loro proprietà benefiche e culinarie per migliaia di anni dai popoli che vivevano in questa zona, in particolare dagli egiziani. Il fieno greco viene menzionato per la prima volta nei papiri Ebers (circa 1500 a.C.). Al Cairo, i semi venivano messi a bagno e trasformati in una pasta che veniva chiamata “helba”. Questo rimedio erboristico veniva utilizzato anche nella medicina tradizionale araba, greca e indiana. Nella MTC (medicina tradizionale cinese), il fieno greco è stato somministrato almeno dall’undicesimo secolo ed è ora ufficiale nella farmacopea cinese. Considerato di sapore amaro e di natura riscaldante, è usato per dissipare l’umidità e il freddo e per riscaldare i reni. I suoi effetti principali sono sui meridiani dei reni, dei polmoni e dell’intestino crasso.

Nell’erboristeria tradizionale occidentale, i semi di fieno greco sono stati utilizzati per molti degli stessi scopi, in particolare per sostenere la digestione e la lattazione nelle madri che allattano. Inoltre, il fieno greco è un emolliente e fa un bel cataplasma per uso esterno. Le sue qualità mucillaginose lo rendono benefico anche internamente.

In India, l’intera pianta è considerata commestibile, e le foglie fresche sono cucinate come gli spinaci. Nell’India del nord, le foglie secche sono aggiunte al curry. Il seme in polvere ha un odore di acero e butterscotch e nella cucina indiana viene tostato in olio caldo per migliorarne ulteriormente il sapore. Nell’India meridionale, viene aggiunto al curry di pesce e usato anche nel sambar (stufato di lenticchie vegetali). Inoltre, questi semi macinati sono usati per aggiungere un sapore di acero a cibo, bevande, caramelle, tabacco, imitazione dello sciroppo d’acero, e anche cosmetici e profumi. La Commissione E ha approvato l’uso interno del fieno greco come stimolante dell’appetito e l’uso esterno come cataplasma. Il fieno greco è considerato energeticamente riscaldante con un sapore pungente, amaro e dolce.

Anche se i semi di fieno greco sono stati usati per la germinazione, i nostri vengono raccolti per le loro proprietà benefiche e non come semi di germinazione.

Precauzioni
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