Molecola THC: Cosa sapere sul Delta-9 – tetraidrocannabinolo

“Delta – 9 – Tetraidrocannabinolo” è il nome completo della molecola THC, parte integrante della famiglia dei tetraidrocannabinoidi. Il suo nome più comune ed utilizzato rimane comunque THC, ma non mancano casi di allusioni alla molecola con il nome di delta 9. Ma di che cosa si tratta? Che cosa dovresti sapere di questa molecola, e perché abbiamo scelto di dedicare una guida approfondita a questo elemento?

Per poterlo comprendere non possiamo che iniziare con il ricordare che quando parliamo di THC, stiamo parlando di uno dei principi attivi (detti in questi caso cannabinoidi) più importanti ed efficaci di questa pianta, tanto che in base alla sua concentrazione all’interno delle inflorescenze, la cannabis può definirsi light (nel caso in cui la percentuale di molecola THC non superi lo 0.6%), oppure psicotropa (con percentuali di delta 9 che devono raggiungere un minimo del 4% per garantire i primi effetti su corpo e mente).

Ora, già in questo primo stadio introduttivo nel nostro focus odierno, una precisazione è d’obbligo: al di là del pregiudizio che si è sviluppato intorno alla cannabis, in realtà la pianta di marijuana ha un’origine antichissima ed una storia millenaria tutt’altro che legata all’utilizzo di sostanze stupefacenti, come ci ci suole invece diffusamente riferire quando si parla di canne e marijuana.

Proprio per questo motivo, è facile dedurre che le infiorescenze, caratterizzate proprio dalla presenza della molecola THC, in passato erano utilizzate per ottenere effetti benefici per l’organismo e, quindi, considerate medicinali veri e propri che assolvevano alla funzione di antidolorifici, calmanti, analgesici e così via.

Ancora oggi, la cannabis light, proprio grazie alla presenza della molecola THC, ma soprattutto al principio attivo del CBD, di cui abbiamo parlato tante volte su questo sito, continua ad essere considerata un rimedio naturale e benefico, al quale viene affidato il compito di contrastare ansia, dolori, mal di testa, sensazioni di nausea e tutto ciò che sottopone a stress l’organismo.

È doveroso sottolineare che, in merito alla canapa, si è creato nel corso del tempo un crescente – e comunque non giustificato – allarmismo. Infatti, mentre in passato l’impiego della pianta e, di conseguenza quello della molecola THC, era esclusivamente riferito all’ambito medico, nel corso del tempo si è tentato di demonizzare gli effetti della canapa, spesso in maniera eccessiva, artificiosa e mirata a destabilizzare le convinzioni di molte persone. Semplicemente, si è diffuso l’uso che privilegiava l’aspetto ludico e non curativo, e ciò ha determinato un atteggiamento di contrasto per lo più per motivazioni etiche, religiose e morali.

Tutto questo, però, ha rappresentato un comportamento estremo che, comunque, ha portato a “perdere di vista” gli effetti benefici che la molecola THC può determinare.

Del THC, formula e composizione, effetti e controindicazioni, saranno argomenti trattati nei paragrafi successivi e che ti invitiamo a leggere proprio per comprendere tutti i dettagli della canapa, in modo da rappresentare la realtà il più oggettivamente possibile, senza scadere in convinzioni e teorie estreme, né da un lato né dall’altro.

Molecola THC formula delta-9-tetraidrocannabinolo: la chimica al servizio della salute

Per analizzare le caratteristiche del THC, formula e composizione chimica sono il punto di partenza.

Anche se per molte persone il prossimo virgolettato non significherà granchè, “C21 H30 O2” è la formula chimica del tetra idro cannabinolo, o delta 9 THC, internazionalmente riconosciuta come una sostanza psicotropa, che è presente, come abbiamo già specificato, nei fiori femminili della cannabis. La formula del principio attivo cannabis viene spesso rappresentata graficamente, e la sua diffusione è stata tale da iniziare a comparire come logo su diverse linee di capi d’abbigliamento, merchandise in generale, ma soprattutto anche sulla pelle dei suoi fan più sfegatati attraverso tatuaggi che andassero a immortalare sulla cute il proprio amore e la propria passione nei confronti di questa sostanza.

Dal punto di vista fisico, questa molecola appare al microscopio come un solido cristallino rosato dalla consistenza viscosa; viscosità che tipicamente aumenta con l’aumento delle temperature, rendendola ancora più appiccicosa.

Come già fatto presente, spesso si ricorre all’impiego del THC, considerando la sostanza come un vero e proprio farmaco, la cui azione è determinata dal legame con recettori cannabinoidi, generalmente identificati come “CB1” e “CB2”, presenti ed arrivi nel sistema nervoso centrale così come nel sistema immunitario.

Ma, tecnicamente, l’assunzione della molecola THC agisce sull’organismo rilasciando dopamina, responsabile delle varie sensazioni di rilassamento, ansia, stimolazione dell’appetito, alterazione della percezione dello spazio e del tempo, euforia ed altro ancora.

La presenza di THC, formula una serie di reazioni nel nostro organismo e, la dopamina rilasciata, tra gli altri effetti, è responsabile anche di quello relativo al ritmo ed alla qualità del sonno e va a stimolare sensazioni di piacere non indifferenti.

Quindi, per quanto tra le proprietà della sostanza psicogena ci sia anche quella euforizzante, è anche vero che – se consumate secondo giuste dosi e giusti modi – la molecola THC non fa altro che determinare effetti positivi.

Molecola THC: dosi minime a garanzia di effetti positivi

Non bisognerebbe mai – soprattutto con il classico “fai da te”, eccedere nella somministrazione della molecola THC, onde evitare il manifestarsi di controindicazioni e situazioni negative. Così come in tutte le cose, anche la presenza di THC formula bene, nella pratica, il famoso detto “Il troppo, stroppia”. Insomma, nello specifico, l’eccedere nella quantità della somministrazione della sostanza può diventare un problema!

Per questo motivo, a garanzia di prodotti certificati e sicuri, è importante che chi vuole acquistare dei prodotti legati al mondo della cannabis si affidi a negozi specializzati che offrono, tra le proprie proposte, soluzioni di cannabis light che contengono quantità della molecola THC e di CBD consentite dalla legge e dosate per ottimizzare – in positivo – gli effetti che la sostanza psicogena può avere su mente e corpo. Il giusto equilibrio, tra le dosi e lo status psicofisico del consumatore, in merito alla molecola THC, è imprescindibile per garantire effetti piacevoli e rigeneranti.

Di fatti, al contrario, nel sangue l’eccesso di THC determina conseguenze negative tra cui anche reazioni aggressive e – se il ricorso alla cannabis è abitudinario e costante – potrebbero verificarsi anche situazioni di depressione.

Inoltre, bisogna segnalare che l’eccessiva assunzione di tetraidrocannabinolo potrebbe scaturire una fame eccessiva e compulsiva, detta anche “chimica” per via degli elementi che la causano. La sensazione di fame in realtà non rispecchia un reale bisogno fisiologico di nutrimento, ma semplicemente un’errata sensazione dovuta ad un’alterazione del bulbo olfattivo (il THC si lega a questa regione encefalica e ne altera lo stato), il quale è responsabile dell’ampliamento della percezione degli odori e del conseguente aumento dell’appetito.

La molecola Thc come antidolorifico potente e naturale

Al di là degli effetti generici di cui il tetraidrocannabinolo è responsabile, va sottolineato che la molecola THC è particolarmente efficace nei trattamenti del dolore causati da determinate patologie e malattie, una su tutte la sclerosi multipla.

Il consumo della THC formula dà ad esempio speranze ed effetti positivi anche per chi è affetto dalla sindrome di Tourette, patologia che comporta una serie di disturbi neurologici anche particolarmente impattanti.

Degli altri effetti che la sostanza può generare ne abbiamo parlato a lungo, soffermandoci – chiaramente – sugli aspetti più generali, anche perché non esiste una valutazione oggettiva ed universale dato che, come abbiamo già specificato, molto dipende dalle condizioni psicofisiche del soggetto che la assume, a mezzo cannabis.

Molecola Thc: quanta se ne può consumare?

Ma che cosa dice la legge italiana in relazione alla molecola THC e, in particolar modo, del consumo della cannabis?

Sinteticamente, possiamo affermare che responsabile della disciplina del consumo di cannabis, è la legge n.242/2016, che fissa nello 0,2% il limite massimo del THC presente nei prodotti legali, ovvero quelli che puoi comunemente trovare nei vari store autorizzati, come il nostro!

Quindi, per chi non lo sapesse, in Italia, la cannabis è legale nella misura in cui è considerata “light”, ovvero nella misura in cui rispetta il limite previsto della molecola THC presente nel prodotto.

La normativa vigente stabilisce anche dei limiti di “tolleranza” e, infatti, la presenza di THC fino allo 0,6%, non configura alcun reato e chi la coltiva e la commercializza è, quindi, sollevato da qualsiasi responsabilità.

Ma la legge n.242/2016 stabilisce anche che la coltivazione e la commercializzazione di cannabis light deve essere riservata all’impiego della molecola THC nei settori scientifico ed industriale e non già per il consumo del singolo.

Quindi, via libera a prodotti – anche alimentari – contenenti canapa, all’utilizzo delle fibre della pianta per la realizzazione di materiale tessile ed ancora per la sua applicazione nel settore della bio edilizia, ma non per il privilegio dell’aspetto ricreativo con un risvolto relativo al consumo personale, aspetto che non viene menzionato nella legge in questione.

Molecola Thc: cosa succede se si superano le percentuali consentite?

Fermo restando che fumare canapa legale è sempre possibile e piacevole, sarà sempre e comunque necessario fornirsi di prodotti di qualità, che siano realmente legali e, pertanto, sicuri e garantiti.

Proprio per tali motivi, il consiglio è quello di acquistare la cannabis light sui siti online regolarmente autorizzati ad operare in questo crescente settore, nei quali potrai scegliere tra le diverse proposte e con la certezza e la tranquillità che si tratti di prodotti consentiti dalla legge.

Chiaramente, quindi, per un sito che vende cannabis light è implicito il rispetto delle normative vigenti e potrete fumare con tranquillità qualsiasi tipologia di cannabis. Attenzione, piuttosto, a non acquistare mai canapa non sicura e che contenga una percentuale di THC che superi i limiti imposti dalla legge n.242/2016. Anche perché, se nel sangue dovesse essere rilevata una certa quantità della molecola THC che vada ben oltre i parametri stabiliti, il consumatore rischierebbe di commettere reato e, soprattutto, di ottenere effetti tutt’altro che positivi.

Sono diversi gli accertamenti che possono essere richiesti proprio per verificare se nel sangue la molecola THC sia o meno presente: basta un prelievo del sangue per avere delle prime indicazioni, ma certamente più completa è l’analisi del capello.

Conclusioni: la marijuana fa realmente bene all’organismo?

A questa domanda, in realtà, abbiamo già risposto nell’articolo: la cannabis fa bene nella misura in cui si rileva, in percentuale, la presenza della molecola THC che sia totalmente rispettosa delle leggi vigenti e che stimoli reazioni positive.

Esagerare, così come ogni cosa, non va mai bene e se non si vuole fare a meno del piacere di fumare cannabis light e di ottenere tutti i benefici determinati dal THC, la formula è semplice: “Comprare prodotti sicuri e garantiti”. E quale miglior sito se non quello di Cbd Express?

Se non vuoi correre alcun rischio, consuma le varietà di Cbd Express e goditi tutti i benefici della cannabis light.

Se non sai come fare, sappi che tutto quello che ti serve è andare nella sezione del nostro sito dove puoi trovare i prodotti che intendi cercare (dalla cannabis ad alcuni derivati) e approfondire la conoscenza delle diverse varianti di cannabis cliccando sulle singole schede prodotto.

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