Letteratura Inglese I
“Aphra Behn,” dell’artista anglo-olandese Sir Peter Lely, olio su tela, ca. 1670.
Aphra Behn (14 dicembre 1640? – 16 aprile 1689) è stata una drammaturga, poetessa, traduttrice e scrittrice britannica del periodo della Restaurazione. Come una delle prime donne inglesi a guadagnarsi da vivere con la scrittura, ha rotto le barriere culturali ed è stata un modello letterario per le successive generazioni di autrici. Risalendo dall’oscurità, arrivò all’attenzione di Carlo II, che la impiegò come spia ad Anversa. Dopo il suo ritorno a Londra e un probabile, breve soggiorno nella prigione dei debitori, iniziò a scrivere per il teatro. Apparteneva a un cenacolo di poeti e famosi libertini come John Wilmot, Lord Rochester. Scrisse con lo pseudonimo pastorale Astrea. Durante i turbolenti tempi politici della Crisi di Esclusione, scrisse un epilogo e un prologo che la misero nei guai legali; in seguito dedicò la maggior parte della sua scrittura ai generi di prosa e alle traduzioni. Convinta sostenitrice della linea degli Stuart, rifiutò l’invito del vescovo Burnet a scrivere un poema di benvenuto al nuovo re Guglielmo III. Morì poco dopo.
Behn è ora considerata una drammaturga chiave del teatro del XVII secolo, e la sua opera in prosa è criticamente riconosciuta come importante per lo sviluppo del romanzo inglese. È forse meglio conosciuta dal pubblico moderno per il suo romanzo breve Oroonoko (1688), la storia di un principe africano schiavo. È notevole per la sua esplorazione della schiavitù, della razza e del genere.
Behn fu immensamente prolifica, adattando opere teatrali, scrivendo narrativa e poesia, e traducendo opere dal francese e dal latino. Ha causato scandalo in alcuni dei suoi soggetti scelti, spesso alludendo al desiderio sessuale. Era consapevole, e dichiarò che le opere non avrebbero causato problemi se fossero state scritte da un uomo. L’opera della Behn riprende spesso temi omoerotici, con l’amore tra uomini dello stesso sesso. Una delle sue poesie più note, “The Disappointment”, è la storia di un incontro sessuale raccontata dal punto di vista di una donna che può essere interpretata come un lavoro sull’impotenza maschile.
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