L’effetto della depressurizzazione improvvisa sui piloti ad altitudine di crociera
Il livello di volo standard per gli aerei di linea commerciali è ∼12 km (40 kft; pressione dell’aria: ∼ 200 hPa), la massima altitudine di certificazione dei moderni aerei di linea può essere di 43-45 kft. La perdita di integrità strutturale di un aeroplano può provocare un’improvvisa depressurizzazione della cabina che può portare all’ipossia con perdita di coscienza dei piloti. Maschere di respirazione specializzate forniscono ossigeno ai piloti. Lo scopo di questo studio è stato quello di simulare sperimentalmente tale depressurizzazione improvvisa all’altitudine massima di progetto in una camera di pressione mentre si misura la saturazione di ossigenazione arteriosa e cerebrale (SaO(2) e StO(2)) dei piloti. Dieci soggetti sani con un’età media di 50 (range 29-70) anni sono stati collocati in una camera a pressione, respirando aria da una maschera da cabina di pilotaggio. La pressione è stata ridotta da 753 a 148 hPa entro 20 s, e la maschera di prova è stata commutata in O(2) puro entro 2 s dopo l’inizio della depressurizzazione. Durante l’intera procedura SaO(2) e StO(2) sono stati misurati tramite pulsossimetria, rispettivamente spettroscopia nel vicino infrarosso (NIRS; prototipo costruito in casa) della corteccia frontale sinistra. Durante la depressurizzazione la SaO(2) è scesa dal 93% mediano (range 91-98%) al 78% (62-92%) del 16% (6-30%), mentre la StO(2) è diminuita dal 62% (47-67%) al 57% (43-62%) del 5% (3-14%). Cali considerevoli di ossigenazione sono stati osservati durante la depressurizzazione improvvisa. La variabilità inter-soggetto era alta, per SaO(2) che dipendeva dalla capacità dei soggetti di preossigenarsi prima della depressurizzazione. La caduta di StO(2) era inferiore a quella di SaO(2), forse a causa della compensazione del flusso sanguigno.
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