L’arbitro Clete Blakeman è il vero MVP del Super Bowl 50

Per la cronaca: Ma Clete Blakeman, l’avvocato del Nebraska che ha servito come capo arbitro durante il Super Bowl 50, è l’esempio perfetto del perché il fitness è un impegno che dura tutto l’anno: Non sai mai quando il tuo lavoro part-time potrebbe metterti in TV di fronte a 100 milioni di persone, molte delle quali si innamorano immediatamente del tuo fisico impeccabile. Così: È nato l’hashtag #HotRef.

Sì, Clete: Non siamo stati gli unici a notare i tuoi bicipiti.

#HotRef possiede solo maglie extra-small. pic.twitter.com/ElkKaLRa0J

– Justin D.M. Palmer (@justindmpalmer) February 8, 2016

Prima ancora che Peyton Manning e co. issassero il trofeo Vince Lombardi, qualche anima intraprendente aveva addirittura creato un finto account Twitter per Mr. Blakeman, Esq. La maniglia non è esattamente fantasiosa, ma gli daremo dei punti per il tempismo. (Allarme teoria del complotto: e se fosse stato Blakeman per tutto il tempo, che è solo riuscito a digitare quei tweet tra il risistemare le catene o altro?)

Scusate. Le mie chiamate non sono perfette come i miei pettorali. #hotref #SB50 #SuperBowl

– Hot Ref (@hotreferee) February 8, 2016

Il halftime è finito, ma sarò il tuo amante a tempo pieno. #hotref #SB50 #SuperBowl

– Hot Ref (@hotreferee) February 8, 2016

Nella camera da letto dell’arbitro sexy, niente è fuori dai limiti. #SB50 #SuperBowl #hotref

– Hot Ref (@hotreferee) February 8, 2016

Blakeman (quello vero) non è nuovo al gridiron. Ha giocato quarterback di riserva dietro Tommie Frazier, un All-American sotto il centro per Nebraska, e ha guadagnato plausi dai suoi ex compagni di squadra e allenatori (tra cui il leggendario Tom Osborne) per il suo tempo come Cornhusker.

E contrariamente a quanto suggerisce la sua falsa biografia su Twitter, il vero Blakeman è (probabilmente) sposato, visto che la sua (presumibilmente reale) pagina Twitter presenta una foto di lui con (adorabili persone che presumiamo siano) la sua famiglia.

Quindi buon per te, Clete, per essere strappato al momento giusto e ricordare all’America che il corpo da papà non è nulla a cui aspirare. E sì, le strisce verticali ti fanno sembrare grande.

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