L’acido gallico: un antiossidante versatile con promettenti applicazioni terapeutiche e industriali – RSC Advances (RSC Publishing)
Lo stress ossidativo, risultato di una sovrapproduzione e accumulo di radicali liberi, è la causa principale di diverse malattie degenerative come il cancro, l’aterosclerosi, le malattie cardiovascolari, l’invecchiamento e le malattie infiammatorie. I polifenoli formano un’importante classe di antiossidanti presenti in natura, con innumerevoli attività biologiche come quelle antitumorali, antimicotiche, antibatteriche, antivirali, antiulcera e anticolesterolo, per citarne alcune. Tra i vari polifenoli, l’acido gallico (acido 3,4,5-triidrossibenzoico), un composto trifenolico a basso peso molecolare presente in natura, è emerso come un forte antiossidante e un efficiente agente induttore di apoptosi. Partendo dalla biodisponibilità e dalla via di biosintesi dell’acido gallico, questa revisione include vari studi in vitro, in vivo e in silico che forniscono la modalità d’azione, l’attività radical scavenging, la capacità di inibire la perossidazione lipidica, il mantenimento dei sistemi di difesa endogeni e la chelazione degli ioni metallici da parte di questa molecola trifenolica, insieme a una panoramica completa dei fattori responsabili della sua elevata attività antiossidante. I derivati dell’acido gallico sono stati trovati anche in una serie di fitomedicine con diverse attività biologiche e farmacologiche, tra cui lo scavenging dei radicali, l’interferenza con le vie di segnalazione cellulare e l’apoptosi delle cellule tumorali. La gamma diversificata di applicazioni di questo semplice polifenolo è dovuta a un sottile amalgama tra il suo potenziale antiossidante e pro-ossidante. La letteratura esistente su questo doppio comportamento dell’acido gallico e dei suoi derivati viene qui rivista. Questo è seguito da un resoconto delle loro potenziali applicazioni cliniche e industriali.
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