John Gower
John Gower, (nato nel 1330?-morto nel 1408, Londra?), poeta inglese medievale nella tradizione dell’amore cortese e dell’allegoria morale, la cui reputazione un tempo eguagliava quella del suo contemporaneo e amico Geoffrey Chaucer, e che influenzò fortemente la scrittura di altri poeti del suo tempo. Dopo il XVI secolo la sua popolarità scemò, e l’interesse per lui non riprese fino alla metà del XX secolo.
Dalla lingua di Gower si pensa che fosse di origine Kentish, anche se la sua famiglia potrebbe essere venuta dallo Yorkshire, ed era chiaramente un uomo di una certa ricchezza. Allusioni nella sua poesia e in altri documenti, tuttavia, indicano che conosceva bene Londra ed era probabilmente un funzionario di corte. Ad un certo punto, professò la sua conoscenza con Riccardo II, e nel 1399 gli furono concesse due pipe (botti) di vino all’anno per tutta la vita da Enrico IV come ricompensa per i riferimenti lusinghieri in una delle sue poesie. Nel 1397, vivendo come laico nel priorato di St. Mary Overie, Southwark, Londra, Gower sposò Agnes Groundolf, che gli sopravvisse. Nel 1400 Gower si descrisse come “senex et cecus” (“vecchio e cieco”), e il 24 ottobre 1408, il suo testamento fu provato; lasciò dei lasciti al priorato di Southwark, dove è sepolto.
Le tre opere principali di Gower sono in francese, inglese e latino, e scrisse anche una serie di balade francesi destinate alla corte inglese. Lo Speculum meditantis, o Mirour de l’omme, in francese, è composto da strofe di 12 righe e si apre in modo impressionante con una descrizione del matrimonio del diavolo con le sette figlie del peccato; continuando con il matrimonio della ragione e le sette virtù, si conclude con un esame bruciante dei peccati della società inglese poco prima della Rivolta dei Contadini del 1381: il tono di denuncia è alleviato alla fine da un lungo inno alla Vergine.
Il principale poema latino di Gower, la Vox clamantis, deve molto a Ovidio; è essenzialmente un’omelia, essendo in parte una critica dei tre stati della società, in parte uno specchio per un principe, in forma elegiaca. Le dottrine politiche del poeta sono tradizionali, ma egli usa la lingua latina con scioltezza ed eleganza.
Le poesie inglesi di Gower includono In Praise of Peace, in cui egli implora urgentemente il re di evitare gli orrori della guerra, ma la sua più grande opera inglese è la Confessio amantis, essenzialmente una raccolta di racconti d’amore esemplari, in cui il sacerdote di Venere, Genius, istruisce il poeta, Amans, nell’arte dell’amore sia cortese che cristiano. Le storie sono principalmente adattate da fonti classiche e medievali e sono raccontate con la tenerezza e la sobria arte narrativa che costituiscono il principale fascino di Gower oggi.
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