Il padre di Andrew Luck, il CEO della XFL Oliver Luck, Pensa che le possibilità che suo figlio torni a giocare nella NFL siano piuttosto basse

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Quando il quarterback degli Indianapolis Colts Andrew Luck ha annunciato bruscamente il suo ritiro dal gioco nella NFL, molti fan hanno sperato che fosse solo una cosa temporanea.

Dopo tutto, al momento del suo annuncio, Luck aveva ancora solo 29 anni, stava venendo fuori forse la sua migliore stagione come professionista, i Colts stavano venendo fuori una stagione 10-6 con alte speranze di playoff per il 2019, ed era ancora dovuto $24,8 milioni. (I Colts sono andati avanti e hanno detto che lo avrebbero pagato comunque, anche dopo il suo ritiro.)

Dal canto suo, Luck aveva già guadagnato oltre 109 MILIONI di dollari durante le sue 8 stagioni NFL, aveva subito lesioni abbastanza gravi da costringerlo a perdere un’intera stagione e più della metà di un’altra, quindi il ritiro probabilmente suona piuttosto bene per lui proprio ora.

Mercoledì, il padre di Andrew Luck, Oliver Luck, il CEO e Commissario della XFL, è stato intervistato al Dan Le Batard Show su alcune delle cose che possiamo aspettarci di vedere dalla nuova/vecchia lega di football.

Al termine dell’intervista, a Oliver è stato chiesto: “Si aspetta mai di vedere suo figlio giocare ancora in una partita della NFL?”

La sua risposta è stata: “Non credo. Io e mia moglie abbiamo passato del tempo con lui durante le vacanze. Lui e sua moglie hanno avuto il loro primo figlio. Lui è molto felice. Non ho notato nessuna voglia di tornare in campo”

Quando gli è stato chiesto: “E la XFL? Oliver ha risposto: “Idem”. Così tanto per quella voce.

Ovviamente, se Andrew Luck stava progettando di fare un ritorno per dire, una squadra come i Las Vegas Raiders nel 2020, sto indovinando che chiedere a suo padre su di esso non è probabilmente la persona che sta per cadere una bomba esclusiva come quella nei media.

Dopo tutto, ad agosto Andrew Luck ha detto ai media: “Non posso vedere il futuro, ma vedo molto chiaramente nella mia mente che non lo farò”, che non era una conferma al 100% che non avrebbe mai più giocato nella NFL.

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