Giardinaggio 101: Dudleya Succulents

Dudleya, Dudleya: “Live-Forever Succulents”

Le tue Dudleya succulente ti perdoneranno se le scambi per Echeveria. Sono abituate alla confusione. Dopo tutto, questo gruppo di 45 specie faceva un tempo parte del genere Echeveria. Ma l’analisi del DNA (che lasceremo ai botanici professionisti tra di noi) ha determinato che le Dudleya sono monofiletiche, il che significa che sono discendenti di un antenato comune non condiviso da Echeveria.

Ora che abbiamo sgomberato esamina la tua Dudleya, con le sue belle foglie appuntite. Originarie del Nord America occidentale, dall’Oregon alla penisola di Baja, queste succulente perenni possono essere utilizzate (a seconda della specie) come coprisuolo, come piante da esposizione o come rampicanti di facciata. Con una gamma di colori che include sfumature grigie, blu e verdi del fogliame, le piante grasse che amano il sole e tollerano la siccità sono cavalli di battaglia nei giardini secchi e nei climi mediterranei.

La Dudleya è la pianta giusta per il tuo giardino? Continua a leggere per scoprirlo:

Dudleya Brittonii #8
Sopra: Dudleya Brittonii ‘Giant Chalk’ in un vaso da 4 pollici costa $10.95 da Annie’s Annuals.

“Nessun giardiniere è mai indifferente alla prima vista di questa succulenta californiana dal colore bianco brillante,” riferisce il vivaio della California settentrionale Annie’s Annuals. “Formando una splendida, quasi ultraterrena rosetta bianco-blu fino a diciotto pollici di diametro, tollera meglio le condizioni del giardino rispetto alla sua ben nota cugina D. pulverulenta.”

Dudleya pulverulenta (dudleya del gesso). #8
Sopra: Dudleya pulverulenta (chalk dudleya). “La copertura grigiastra e gessosa (o farinosa) che dà alla specie il suo nome comune la protegge dalle temperature estreme”, scrive il fotografo John Rusk, che ha scattato questa foto a Berkeley, California. Photograph by John Rusk via Flickr.

Dudleya prospera in condizioni secche e calde sia nei giardini costieri che in quelli interni delle regioni calde. Alcune specie eccezionalmente resistenti al freddo, come D. cymosa, possono sopravvivere all’inverno in regioni più fredde (fino alla zona 5 dell’USDA).

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