Fulminato di mercurio (II)

Il fulminato di mercurio (II), o Hg(CNO)2, è un esplosivo primario. È altamente sensibile all’attrito, al calore e agli urti ed è usato principalmente come innesco per altri esplosivi in capsule a percussione e detonatori. Il cianato di mercurio (II), anche se la sua formula chimica è identica, ha una diversa disposizione atomica; gli anioni cianato e fulminato sono isomeri.

Prima usato come composizione di innesco in piccole capsule di rame a partire dal 1820, il fulminato di mercurio ha rapidamente sostituito le pietre focaie come mezzo per accendere la polvere nera nelle armi da fuoco ad avancarica. Più tardi, durante la fine del XIX secolo e la maggior parte del XX secolo, il fulminato di mercurio o il clorato di potassio divenne ampiamente utilizzato negli inneschi per le munizioni per fucili e pistole autocostruite. Il fulminato di mercurio ha il netto vantaggio, rispetto al clorato di potassio, di non essere corrosivo, ma è noto per indebolirsi con il tempo, decomponendosi nei suoi elementi costitutivi. Il mercurio ridotto che ne risulta forma amalgami con l’ottone delle cartucce, indebolendo anche questo. Oggi, il fulminato di mercurio è stato sostituito negli inneschi da sostanze chimiche più efficaci. Queste non sono corrosive, meno tossiche e più stabili nel tempo; comprendono l’azide di piombo, lo stifnato di piombo e i derivati del tetrazene. Inoltre, nessuno di questi composti richiede mercurio per la fabbricazione, le cui forniture possono essere inaffidabili in tempo di guerra.

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