Esteban Echeverría
Esteban Echeverría, (nato il 2 settembre 1805, Buenos Aires, Argentina-morto il 19 gennaio 1851, Montevideo, Uruguay), poeta, scrittore di narrativa, promotore culturale e attivista politico che ebbe un ruolo significativo nello sviluppo della letteratura argentina, non solo attraverso i suoi scritti ma anche attraverso i suoi sforzi di patrocinio. È uno dei più importanti autori romantici dell’America Latina.
Echeverría trascorse cinque anni decisivi a Parigi (1825-30), dove assorbì lo spirito del movimento romantico, allora in pieno sviluppo in Francia. Divenne uno dei promotori del movimento una volta tornato in Argentina. Fece parte del gruppo di giovani intellettuali argentini che organizzarono nel 1838 la Asociación de Mayo (“Organizzazione di Maggio”, dal mese dell’indipendenza dell’Argentina). Questa istituzione aspirava a sviluppare una letteratura nazionale che rispondesse alla realtà sociale e fisica dell’Argentina. Echeverría si dedicò anche al rovesciamento della dittatura di Juan Manuel de Rosas. Nel 1840 fu costretto ad andare in esilio nel vicino Uruguay, dove rimase fino alla sua morte.
La fama di Echeverría come scrittore si basa sul suo potente racconto “El matadero” (“Il mattatoio”), una pietra miliare nella storia della letteratura latinoamericana. “Il mattatoio”, scritto probabilmente nel 1838, non fu pubblicato fino a 30 anni dopo. È soprattutto significativo perché mostra lo scontro tra “civiltà e barbarie”, tra i costumi europei e i modi americani più primitivi e violenti. Domingo Faustino Sarmiento, un altro grande scrittore e pensatore argentino, vide questo scontro al centro della cultura latinoamericana. Letto in questa luce, “Il Mattatoio” è un’allegoria politica. La sua intenzione più specifica era quella di accusare Rosas di proteggere il tipo di delinquenti che uccidono il giovane e colto protagonista del mattatoio di Buenos Aires. Rosas e i suoi scagnozzi rappresentano la barbarie, il giovane ucciso la civiltà. Anche La cautiva (“La donna prigioniera”) di Echeverría, un lungo poema narrativo su una donna bianca rapita dagli indios, è tra le opere più note della letteratura latinoamericana del XIX secolo.
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