Enfleurage

L’enfleurage era una tecnica di fabbricazione di profumi che consisteva nell’immergere le materie prime in una sostanza grassa per assorbire i profumi. Esistevano due diversi tipi di enfleurage: enfleurage a caldo e enfleurage a freddo. Questa tecnica era ampiamente utilizzata in passato, ma ora è in gran parte abbandonata.

Processi di estrazione delle materie prime

Ecco i diversi processi di estrazione delle materie prime che esistono in profumeria:

  • Distillazione
  • Estrazione con solvente volatile
  • Espressione
  • Enfleurage
  • Spazio di testa
  • Estrazione con C02 o sofact

Storia dell’enfleurage

Praticato già in tempi antichi, la tecnica dell’enfleurage è di uso comune dall’inizio del XVIII secolo. All’epoca, le materie particolarmente fragili non potevano essere trattate per distillazione e venivano quindi estratte per enfleurage a freddo o a caldo.

Questa tecnica di estrazione è stata sviluppata a Grasse, nel sud della Francia, ma è stata abbandonata intorno agli anni 30, non appena il processo di estrazione con solvente volatile è diventato affidabile.

Che cos’è l’enfleurage?

L’enfleurage può essere effettuato a freddo o a caldo, a seconda dei materiali da trattare.

  • L’enfleurage a freddo

Questo processo di estrazione è utilizzato per il gelsomino, il narciso o la tuberosa, fiori troppo fragili per essere riscaldati. Consiste nello stendere uno strato di grasso animale a temperatura ambiente su un piatto circondato da un telaio di legno. I fiori non devono essere esposti ad alte temperature per non cambiare la loro fragranza.

I fiori vengono prima selezionati per conservare solo i più freschi, poi messi manualmente, uno per uno, sul grasso per circa 24 ore. Poi il grasso assorbe i loro profumi. L’operazione deve essere ripetuta più volte, fino a quando il grasso è saturo del profumo dei fiori, che vengono poi rimossi a mano.

Al termine del processo, il grasso viene raccolto con una spatola e poi lavato con alcool in trebbiatrici. Questo permette di separarlo dalle molecole odorose e di ottenere un prezioso “unguento assoluto” dopo l’evaporazione.

  • Enfleurage a caldo

Conosciuto anche come “macerazione”, questo procedimento permette di mettere in infusione i fiori più resistenti o altri vegetali in oli e grassi composti per il 75% da carne di maiale e per il 25% da carne di manzo, e riscaldati in un bagno d’acqua tra 40 e 60 gradi.

I fiori vengono mescolati, con una spatola di legno, nel grasso riscaldato per due ore. I fiori vengono messi in infusione per almeno 24 ore e poi sostituiti con quelli freschi. Il grasso, che può anche essere riscaldato dal calore del sole, viene poi recuperato scolando attraverso grandi filtri e filtrato attraverso panni di tessuto. Il prodotto viene poi lavato con alcool nelle trebbiatrici.

Questi materiali permettono di ottenere prodotti molto ricchi ed eleganti, riservati a composizioni eccezionali. All’epoca, l’enfleurage a caldo era utilizzato per la rosa di maggio, i fiori d’arancio e la mimosa.

Svantaggi della tecnica dell’enfleurage

L’enfleurage, sia a caldo che a freddo, aveva diversi svantaggi, come :

  • Una bassa resa: 1 kg di grasso poteva assorbire 3 kg di fiori.
  • Una tecnica manuale che richiede un know-how esigente, quindi personale qualificato.
  • Un processo molto lungo.
  • Un gran numero di materiali (telai, trebbiatrici….).
  • Era necessario controllare la temperatura della stanza.

Inoltre, questo metodo era molto laborioso, molto costoso e quindi non poteva essere utilizzato per i fiori classici della profumeria come il gelsomino, la tuberosa, la rosa, la mimosa o il narciso.

Il prodotto finale, chiamato “pomata assoluta”, era riservato alle grandi case di profumi.

La tecnica dell’enfleurage oggi

Questa vecchia tecnica è stata sostituita dall’estrazione con solventi volatili e CO2, o estrazione sofact. L’enfleurage è usato raramente oggi. Tuttavia, nuove iniziative di enfleurage sono nuovamente praticate a Grasse, in particolare per la tuberosa.

C’è ancora un’operazione di enfleurage riservata a Tahiti. Non si effettua su telai di legno come nel XVIII secolo, ma facendo assorbire i fiori di Monoie o Tiara per 10 giorni.

Questi fiori sono trattati con olio di cocco per produrre Monoï de Tahiti appellation d’origine contrôlée. Quest’olio, utilizzato per il corpo e i capelli, fa ancora parte delle usanze e dei rituali locali. Il vero Monoï si riconosce dalla tiara di fiori all’interno della bottiglia.
Il metodo tradizionale, venduto solo a Tahiti, consiste nel mescolare l’olio di cocco con i fiori di tiaré e anche con un ingrediente molto sorprendente: l’addome di Bernard L’Hermite, per accelerare la fermentazione della miscela. Questa miscela viene poi messa al sole, all’aria aperta.

L’olio di monoi tradizionale non può essere venduto per l’esportazione a causa delle normative vigenti.

L’enfleurage e le note di base

I prodotti ottenuti con l’enfleurage partecipano alle note di base, note che evaporano lentamente, permettendo al profumo di consolidarsi e durare a lungo.

È importante sapere che, anche se i profumi evocano poesia, sogni ed emozioni, sono soprattutto basati su nozioni scientifiche e fisiche avanzate. Un profumo è una composizione complessa, sofisticata e delicata di note scelte per il loro lato effimero o tenace, e che compongono quella che si chiama “la piramide olfattiva”.

La piramide olfattiva

L’architettura di un profumo è rappresentata visivamente sotto forma di piramide olfattiva, con le note di testa (le note più volatili, avvertite subito dopo aver spruzzato il profumo) in cima alla piramide, le note di cuore al centro e le note di base in basso.

A prima vista, è uno schema semplice e pedagogico, ma in realtà è molto più complesso, poiché le diverse note si rispondono a vicenda, si intrecciano, si intrecciano e possono sublimarsi a vicenda.

Conclusione

L’enfleurage ha dato ottimi risultati e ha prodotto profumi di altissima qualità. Purtroppo, il processo, molto costoso e complesso, è stato in gran parte abbandonato (ad eccezione di alcuni produttori che utilizzano ancora questo processo, in modo tradizionale e riservato).

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