Educazione alla morte
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All’inizio del film, una coppia tedesca dimostra a un giudice supremo nazista di essere di puro sangue ariano e accetta di dare il loro figlio, che chiamano Hans su approvazione del giudice, al servizio del Fuehrer Adolf Hitler e del Partito Nazista. Il giudice dà loro una copia del Mein Kampf come ricompensa per il loro servizio a Hitler; il loro passaporto contiene spazi per altri 12 figli (un indizio che ci si aspetta che la coppia produca una grande famiglia per la Patria).
Questo è seguito dall’unica sezione comica estesa del cartone, il cui tono è molto leggero rispetto al resto del film. Al pubblico viene detto che quando Hans cresce, sente una versione distorta della Bella Addormentata che raffigura Hitler come il principe cavaliere che salva una valchiria obesa che rappresenta la Germania, da una strega cattiva che rappresenta la democrazia. (Il narratore commenta sarcasticamente che “la morale di questa storia sembra essere che Hitler ha rimesso in piedi la Germania, è salito in sella e l’ha portata a fare un giro”). Grazie a questo tipo di storia distorta per bambini, Hans diventa affascinato da Hitler mentre lui e il resto dei membri più giovani della Gioventù Hitleriana fanno il saluto hitleriano a un ritratto di Hitler vestito da cavaliere.
Nel segmento seguente, il pubblico vede Hans malato e costretto a letto. Sua madre prega per lui, sapendo che sarà solo una questione di tempo prima che le autorità vengano a portarlo via per servire Hitler. Un ufficiale nazista bussa alla porta per portare via Hans, ma sua madre dice che è malato e ha bisogno di cure. L’ufficiale le ordina di curare suo figlio velocemente e di prepararlo per la partenza, sottintendendo che se Hans non guarisce, sarà sottoposto a eutanasia. Le ordina di non fargli più nulla che possa fargli perdere il cuore ed essere debole, spiegando che un soldato non deve mostrare alcuna emozione, pietà o sentimenti di sorta.
Hans alla fine si riprende e riprende la sua “educazione” in un’aula di scuola, dove Hans e il resto dei suoi compagni, tutti in uniforme della Hitlerjugend, fanno il saluto a Hitler ai ritratti di Hitler, Hermann Goering e Joseph Goebbels. Poi guardano come l’insegnante disegna una vignetta sulla lavagna di un coniglio che viene mangiato da una volpe, spingendo Hans a sentirsi dispiaciuto per il coniglio. L’insegnante, furioso per l’osservazione, ordina ad Hans di sedersi in un angolo indossando un cappello da somaro. Mentre Hans si siede nell’angolo, sente il resto dei compagni di classe interpretare “correttamente” il cartone animato come “la debolezza non ha posto in un soldato” e “il forte dominerà il debole”. Questo induce Hans a ritrattare la sua osservazione e ad accettare che i deboli devono essere distrutti.
Hans prende poi parte ad una crociata per bruciare libri, bruciando tutti i libri con idee opposte a quelle di Hitler (Albert Einstein, Baruch Spinoza e Voltaire), sostituendo la Bibbia con Mein Kampf e il crocifisso con una spada nazista. Hans trascorre quindi gli anni successivi “Marciando e heiling, heiling e marciando!”. Raggiunge la sua adolescenza (indossando un’uniforme simile a quella della Sturmabteilung) ancora “marciando e heiling” fino a diventare un adulto o un “buon nazista” (ora in uniforme della Wehrmacht) coinvolto nell’odio verso chiunque altro si opponga a Hitler. Senza “alcun seme di riso, speranza, tolleranza o misericordia” piantato in lui, egli “non vede più di quanto il partito vuole che veda, non dice altro che quello che il partito vuole che dica, e non fa altro che quello che il partito vuole che faccia.”
Alla fine, Hans e il resto dei soldati tedeschi marciano verso la guerra solo per svanire in file di tombe identiche, con nulla su di esse tranne una svastica e un elmetto appollaiato sulla cima. Così l’educazione di Hans è completa – “la sua educazione… per la morte.”
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