Doug Polk e Cate Hall litigano per un tweet ‘razzista’

Due professionisti bianchi del poker che litigano su Twitter per quanto sono razzisti i bianchi in America? Possono essere solo Cate Hall e Doug Polk, entrambi perfettamente in grado di ‘iniziare una discussione in una stanza vuota’ come direbbe mia madre.

La discussione è scoppiata dopo che la Hall, nota per il suo disgusto per tutto ciò che è di destra e che non ha paura di dire la sua, ha twittato…

…aggiungendo:

“Non ci siamo accontentati di sputtanare tutta la storia, dovevamo andare a sputtanare anche il futuro.”

I suoi commenti su Twitter sono arrivati sulla scia dell’apparente sostegno del presidente Trump ai gruppi apertamente razzisti che sono confluiti a Charlottesville, che ha lasciato un manifestante morto e 19 feriti dopo che un camion è stato guidato contro gli oppositori del raduno ‘Unite the Right’.

Hall, che poi ha twittato: ‘Sto giudicando gli elettori di Trump *per aver votato per Trump*’ di cui la stragrande maggioranza sono bianchi’, è stato tirato su da Polk che ha risposto…

…ed è allora che sono cominciati i fuochi d’artificio!

Non è una che usa mezzi termini (come abbiamo visto quando ha rimproverato Mike Dentale – e poi alla scuola di poker nella loro battaglia ‘HU4Rollz’) Hall non avrebbe lasciato andare Polk, nonostante la sua ovvia riluttanza ad impegnarsi in una ‘brutta’ guerra su Twitter.

Un certo numero di noti giocatori di poker si sono uniti allo scontro, incluso Bill Perkins, e gli Shahade, fratello e sorella giocatori di poker e scacchi Greg e Jennifer…

Anche Joey Ingram di Chicago si è messo in gioco, iniziando scherzosamente il suo ultimo vlog di YouTube con il battibecco su Twitter, prima di tornare al tema effettivo del video – un pazzo episodio di Poker Night in America con Polk dove ‘Alcune mani sono state giocate con blinds/straddles da $100/200/400/800/1600/3200/6400 dollari’!

Torniamo a Twitter, e sembra che anche i livelli di energia di Cate Hall per la lotta politica e sociale non siano infiniti, la professionista twitta…

…ma non prima di aver fatto una bella frecciatina a Polk dicendo “il suo problema è che non legge niente di più lungo di un tweet” – Ouch!

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