Coronavirus: Decisione sugli aborti a domicilio invertita

La decisione di permettere temporaneamente aborti medici precoci a domicilio durante l’epidemia di coronavirus è stata invertita dal governo.

Le donne e le ragazze che vogliono interrompere una gravidanza precoce possono prendere due pillole a casa invece di andare in una clinica, è stato annunciato ieri.

Ma ore dopo il governo ha detto che era stato “pubblicato per errore”.

Gli enti di beneficenza per la pianificazione familiare dicono che l’inversione a U, quando alle persone viene detto di stare a casa, non ha senso.

Lunedì una serie di organizzazioni ha scritto al segretario alla sanità Matt Hancock esortandolo a modificare la legge.

Il Royal College of Midwives, il Royal College of Obstetricians and Gynaecologists, e il British Pregnancy Advisory Service hanno tutti messo i loro nomi nella lettera.

“Mentre il Primo Ministro andava sulla TV nazionale per annunciare all’intera nazione che ci sarebbe stata effettivamente una chiusura della società, ci veniva detto che questa misura molto sicura e semplice che avrebbe permesso alle donne di accedere ai servizi di aborto nelle loro case non sarebbe stata permessa”, dice Clare Murphy del British Pregnancy Advisory Service (BPAS).

L’associazione fornisce consulenza sulla gravidanza e assistenza all’aborto in tutto il Regno Unito.

“Per noi non aveva senso.”

Cos’è un aborto medico?

Circa 180.000 aborti sono eseguiti in Inghilterra ogni anno, e gli aborti medici sono il modo più comune di terminare una gravidanza indesiderata, come mostrano le cifre ufficiali del governo.

Le donne che vogliono un aborto medico precoce – cioè nel primo trimestre di gravidanza – prendono due tipi di compresse.

La prima, il mifepristone, ferma l’ormone che permette alla gravidanza di continuare a funzionare.

Il secondo, misoprostolo, è normalmente preso da 24 a 48 ore dopo, e incoraggia l’utero a contrarsi per far passare la gravidanza.

Dopo quattro o sei ore il rivestimento dell’utero si rompe, causando un’emorragia e la perdita della gravidanza.

Con i regolamenti attuali le donne che vogliono terminare una gravidanza devono andare in una clinica registrata per ritirare e prendere la prima pillola. Viene dato loro il secondo farmaco da prendere a casa.

Tuttavia la BPAS insiste che non c’è bisogno di andare in una clinica.

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In altri paesi – come l’Australia e gli Stati Uniti – le donne possono ricevere le pillole dopo una consultazione telefonica e prenderle a casa. Questo è un servizio che l’associazione dice di poter offrire con effetto immediato.

Ha chiesto al governo dei cambiamenti da quando sono state introdotte le restrizioni sul movimento nel Regno Unito, e ha accolto con favore l’annuncio di ieri del Dipartimento della Salute e dell’Assistenza Sociale che la legge è stata aggiornata in Inghilterra – ma dice che è stato “confuso” quando la decisione è stata invertita ore dopo.

Un portavoce del DHSC ha detto: “Questo è stato pubblicato per errore. Non ci saranno cambiamenti nel modo in cui i servizi di aborto sono regolati.”

Radio 1 Newsbeat ha chiesto ulteriori indicazioni su cosa dovrebbero fare gli individui a rischio se hanno bisogno di accedere ai servizi di aborto durante la pandemia di coronavirus.

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La Society for the Protection of Unborn Children (SPUC) ha detto che accoglie “calorosamente” la notizia che i cambiamenti non stanno andando avanti.

“Questa politica radicale e più inquietante avrebbe messo più donne a rischio”, ha detto il capo esecutivo John Smeaton.

“La rimozione di qualsiasi supervisione medica diretta che supervisiona l’uso di entrambe le pillole per l’aborto avrebbe potuto vedere un aumento delle complicazioni fisiche e fisiologiche sperimentate dalle donne.”

Il fornitore di servizi di contraccezione e gravidanza Marie Stopes contesta queste affermazioni – insistendo che le pillole per l’aborto a domicilio sono un “modo sicuro e privato” per avere un aborto all’inizio della gravidanza mentre si segue il consiglio del governo di rimanere in casa.

Il direttore medico di Marie Stopes Jonathan Lord ha detto: L’evidenza mostra che la telemedicina è sicura ed efficace, e spesso preferita dalle donne, ed è in linea con le raccomandazioni nazionali e internazionali, compresa la guida NICE del Regno Unito.”

“Le donne sono a rischio”

Se la legge rimane com’è Clare Murphy è preoccupata per il benessere delle donne che hanno bisogno di usare questi servizi. Dice che molte hanno già contattato l’associazione.

“Questa mattina abbiamo ricevuto una marea di email e messaggi da donne che sono incredibilmente confuse su ciò che devono fare ora. Donne che si stanno auto-isolando ma anche donne che hanno condizioni mediche che significano che non è sicuro per loro lasciare la casa.

“Siamo stati contattati da una donna il cui figlio è malato.

“Lei stessa ha delle condizioni mediche esistenti ed è assolutamente fuori di sé su cosa dovrebbe fare. Non può assolutamente venire in una clinica. Metteremo a rischio la sua salute, la salute del suo bambino e quella del personale dell’NHS se la costringiamo ad uscire di casa per andare in una clinica”.

Le cliniche che offrono servizi di aborto rimangono aperte al momento, ma il personale è stato colpito dall’epidemia.

BPAS dice che sta facendo tutto il possibile per assicurare che i servizi siano il più sicuri possibile per le persone che hanno bisogno di usarli.

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