Conone di Samo
Conone di Samo, (fiorito verso il 245 a.C., Alessandria), matematico e astronomo il cui lavoro sulle sezioni coniche (curve delle intersezioni di un cono circolare retto con un piano) servì come base per il quarto libro delle Coniche di Apollonio di Perga (262-190 a.C.). 262-190 a.C.
Dalle sue osservazioni in Italia e in Sicilia, Conone compilò il parapegma, un calendario di previsioni meteorologiche e del sorgere e tramontare delle stelle. Si stabilì ad Alessandria, dove servì come astronomo di corte di Tolomeo III Euergete I (regno 246-221). Quando Berenice II, la consorte di Tolomeo III, dedicò i suoi capelli come offerta in un tempio di Afrodite e l’offerta scomparve, Conone affermò di poter vedere dove era stata posta tra le stelle nella regione delle costellazioni di Boote, Leone e Vergine. Chiamò questa costellazione Coma Berenices (“Capelli di Berenice”), immortalando così Berenice e assicurandosi ulteriormente la sua posizione a corte.
Conone divenne amico di Archimede per tutta la vita mentre quest’ultimo studiava ad Alessandria e più tardi gli inviò molti dei suoi risultati matematici. Secondo Pappo di Alessandria (fiorito nel 320 ca.), Conone scoprì la Spirale di Archimede, una curva che Archimede usò ampiamente in alcune delle sue indagini matematiche.
Conone scrisse il De astrologia (“Sull’astronomia”), in sette libri, che secondo Seneca conteneva osservazioni egiziane delle eclissi solari; tuttavia, alcuni storici ne dubitano. Scrisse anche Pros Thrasydaion (“In risposta a Thrasydaeus”), riguardante i punti di intersezione delle coniche con altre coniche e con i cerchi. Nessuna delle sue opere sopravvive.
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