Case del drago
- Vedi una versione tradotta automaticamente dell’articolo tedesco.
- La traduzione automatica come DeepL o Google Translate è un utile punto di partenza per le traduzioni, ma i traduttori devono rivedere gli errori come necessario e confermare che la traduzione è accurata, piuttosto che semplicemente copiare-incollare il testo tradotto automaticamente nella Wikipedia inglese.
- Non tradurre il testo che appare inaffidabile o di bassa qualità. Se possibile, verifica il testo con i riferimenti forniti nell’articolo in lingua straniera.
- Devi fornire l’attribuzione del copyright nel sommario di modifica che accompagna la tua traduzione, fornendo un link interlinguistico alla fonte della tua traduzione. Un modello di sommario di modifica con attribuzione
Content in this edit is translated from the existing German Wikipedia article at ]; see its history for attribution.
- Dovresti anche aggiungere il modello
{{Translated|de|Drachenhäuser}}
alla pagina di discussione. - Per ulteriori indicazioni, vedi Wikipedia:Traduzione.
Le case del drago (greco: Δρακόσπιτα, Drakospita) o Draga (Δραγκά) sono una ventina di grandi edifici in rovina trovati nel sud dell’isola di Eubea, Grecia. Furono costruiti con massicci blocchi di pietra senza malta e grandi lastre di pietra per i tetti. La Casa del Drago sul Monte Ochi (Δρακόσπιτο της Όχης), a nord di Karystos è la più famosa e ben conservata. Altri edifici notevoli si trovano a Palli-Lakka (Πάλλη-Λάκκα Δραγκά) e a Kapsala. Nel folklore locale i “draghi” non sono solo mostri rettiliani ma anche esseri con poteri sovrumani.
Non esiste una teoria accettata sull’identità dei costruttori né una stima concordata sulla loro datazione. Nessuna menzione è identificata nei testi classici e il primo resoconto è del geologo, viaggiatore e scrittore britannico del XVIII secolo John Hawkins Il primo resoconto dettagliato, dopo Hawkins fu nel 1842 dall’archeologo tedesco H.N. Ulrichs.
Lo studioso classico francese Jules Girard visitò l’Eubea e descrisse la casa del drago di Ochi, e fornì ulteriori descrizioni delle tre case del drago di Palli-Lakka
L’archeologo svizzero Karl Reber ha rintracciato tutti gli edifici riportati e ha pubblicato un rapporto nel 2010.
Leave a Reply