Anthelme Brillat-Savarin

Seguì la professione familiare di avvocato. Deputato del terzo stato agli Stati Generali del 1789, fu costretto a fuggire dal paese durante il Terrore e andò in Svizzera e negli Stati Uniti. Tornò in Francia nel 1796 e divenne giudice della corte di cassazione durante il consolato di Napoleone. Pubblicò diverse opere sul diritto e sull’economia politica prima che la sua opera sulla gastronomia apparisse nel 1825, con il titolo completo Physiologie du goût, ou Méditation de gastronomie transcendante, ouvrage théorique, historique et à l’ordre du jour, 8 vol. (“La fisiologia del gusto, o meditazione sulla gastronomia trascendente, opera teorica, storica e programmatica”). Il libro non è tanto un trattato sulla cucina o sull’arte culinaria, quanto piuttosto un arguto compendio di chiacchiere e precetti casuali, di aneddoti e osservazioni di ogni tipo che possono aumentare i piaceri della tavola, con solo una ricetta occasionale. Il libro passò attraverso diverse edizioni nel XIX secolo e fu tradotto in inglese nel 1884.

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